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Le quattro nobili verità

LE QUATTRO NOBILI VERITAOgnuno di noi desidera la felicità e vuole sconfiggere il dolore. Si tratta di un desiderio istintivo e naturale che non ha bisogno di essere comprovato.

Tutti noi aspiriamo alla felicità e abbiamo il diritto di esaudire tale desiderio. Allo stesso modo ognuno di noi cerca di evitare la sofferenza e ha diritto di cercare di sconfiggere il dolore. Perciò se l’aspirazione al raggiungimento della felicità e al superamento della sofferenza è il nostro stato d’essere naturale, la questione che si pone è come dovremmo muoverci per soddisfare tale aspirazione.
Questo ci conduce alla dottrina delle Quattro Nobili Verità il cui insegnamento ci permette di comprendere il rapporto tra due gruppi di eventi, le cause e i loro effetti. Da una parte abbiamo il dolore, che naturalmente non sorge dal nulla, ma è un risultato delle proprie cause e condizioni. Dall’altra parte abbiamo la felicità, che deriva anch’essa dalle proprie cause e condizioni.

È molto importante comprendere il contesto dell’enfasi Buddista nel riconoscere che ci troviamo in uno stato di sofferenza, altrimenti si rischia di fraintendere la concezione Buddista e di pensare che coinvolga atteggiamenti mentali alquanto morbosi, un fondamentale pessimismo e una certa ossessività sulla realtà del dolore.

La ragione per cui il Buddha ha posto tanta enfasi sullo sviluppo della percezione della natura del dolore è perché esiste una alternativa, è cioè possibile liberarsi dalla sofferenza. Ecco perché è tanto importante comprendere la natura del dolore, poiché quanto è più forte e profonda è la percezione della natura del dolore, più forte è il desiderio di liberarsene, di ottenere così la cessazione del dolore. Tuttavia, il conseguimento della cessazione dipende dal cammino e dallo sforzo individuale, senza sforzo ne impegno non otterremo mai la cessazione.